Otranto storica
La Cattedrale dei mille anni, ad Otranto, in piazza Basilica. Su di essa, le testimonianze dell’arte romanica, bizantina, normanna, finanche salentina, si sono amalgamate, fondendosi in
modo encomiabile. Edificata nel 1080 sulla collina dominante la città, comprende la cripta, un corpo centrale, cui si accede mediante una scalinata, la torre campanaria. La cripta, articolata in nove navate sorrette da colonne (di superficie liscia, altre scanalate, altre ancora derivanti dallo spoglio di altre chiese) con capitelli di apposita fattura, in stile bizantino. Gli affreschi sono poco meno risalenti dello stesso sito. Una scalinata e si sale in cattedrale, corpo centrale, a tre navate, separate da due file di colonne. La volta, in legno dorato, è del 1693. Di maggiore importanza, il mosaico pavimentale: in tessere policrome, rappresenta in modo allegorico la vita umana nella sua interezza.
Ciò mediante il simbolo di tre grandi alberi della vita. Quello della navata centrale si caratterizza per una serie di figure: mostruosi animali, centauri, mostri marini. Ma, ancora, la torre di Babele e Noè che prepara l’arca, la rappresentazione dei dodici mesi dell’anno e dello zodiaco, dei dodici tondi in cui si raffigura Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso ed un bestiario composito. L’albero destro porta alla Cappella dei Martiri, ottagonale, ove sono conservati i resti degli 800 Martiri che resistettero ai turchi e per questo uccisi sul colle della Minerva (1480).